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Fe y Alegria Roma: un luogo dove rinascere attraverso l’educazione

Da poco, presso l’Istituto Massimo, si trova un piccolo grande progetto educativo dal cuore immenso: Fe y Alegría Roma. Parte di un movimento internazionale che da oltre 70 anni opera in tutto il mondo e da 24 anni è presente anche in Italia, Fe y Alegría Roma è membro della Fondazione Gesuiti Educazione e crede profondamente che “l’educazione trasforma il mondo”.

Ogni anno, circa cinquanta persone migranti, giovani e adulte, di diverse nazionalità, trovano presso il suo Istituto, chiamato IRFEYAL, non solo un’opportunità di studio, ma anche uno spazio umano dove sentirsi accolti, valorizzati e accompagnati nel percorso di integrazione e crescita.

Cosa offre IRFEYAL

IRFEYAL Roma offre percorsi formativi per ottenere un diploma del Ministero dell’Istruzione dell’Ecuador, equipollente a quello italiano di scuola secondaria di secondo grado, che consente l’accesso al sistema di istruzione superiore italiano. Questo rappresenta un passaggio fondamentale per molti studenti migranti che, pur avendo esperienze educative nei loro Paesi d’origine, non hanno potuto completare gli studi o non possiedono un titolo riconosciuto in Italia.

Questa realtà è un faro di speranza per chi cerca non solo conoscenza, ma anche un senso di appartenenza e la possibilità di realizzare pienamente il proprio potenziale. Ogni lezione, ogni incontro, ogni esperienza vissuta all’interno di Fe y Alegría Roma è un passo verso una vita migliore, costruita su valori solidi di giustizia, solidarietà e inclusione.

Voci dai protagonisti

Abbiamo raccolto le testimonianze di alcune studentesse e studenti, per raccontare attraverso le loro parole che cos’è davvero Fe y Alegría.

Marianela, 39 anni, Repubblica Dominicana

Vive in Italia da 10 anni, lavora stabilmente in un hotel ed è madre di tre figli. Porta con sé una storia che è un inno al coraggio e alla resilienza.

“Fe y Alegría è stata una scoperta che mi ha cambiato la vita, non solo dal punto di vista accademico, ma anche personale. Ho trovato una comunità di persone straordinarie, di età e nazionalità diverse, unite dalla stessa voglia di crescere e migliorarsi. Anche se avevo un lavoro stabile, sentivo che mi mancava qualcosa: la possibilità di continuare a studiare. Fe y Alegría è arrivata nel momento giusto, quando avevo davvero bisogno di quel supporto per andare avanti.”

Il suo sogno? Studiare infermieristica. Ma prima, con grande orgoglio e determinazione, sta completando il suo percorso scolastico: un passo fondamentale per costruire il futuro che desidera per sé e per i suoi figli.

“Mi sento molto orgogliosa di aver ripreso gli studi. Ho sempre voluto studiare, ero anche brava! Voglio dimostrare ai miei figli che nella vita non bisogna mai arrendersi. Non si può dire ‘non ce l’ho fatta perché mia madre era analfabeta’ o ‘perché sono emigrata’. La vita si costruisce ogni giorno, con piccole azioni e impegno costante.”

“Ho avuto il mio primo figlio a soli 14 anni. Ero ancora una ragazza, e ricordo che un parente mi chiese di regalarlo. Ma no, non potevo. Da quel momento ho preso sulle spalle tutta la responsabilità della sua vita… e poi di quella degli altri due.”

“Quando avevano 4 e 7 anni, ho capito che dovevo partire. Molti dei miei coetanei erano finiti nella droga, o peggio… erano morti. Io non volevo quel futuro per i miei figli. Sono andata via: prima in Argentina, poi in Spagna, infine in Italia. Cinque anni senza vederli. Non c’erano ancora le videochiamate, solo qualche telefonata ogni tanto. Il cuore era a pezzi, ma non mi sono mai fermata. Finalmente, dopo tanti sacrifici, sono riuscita a portarli con me. E oggi, con determinazione, ho comprato una casa. Un rifugio sicuro. Un posto che nessuno potrà mai portargli via.”

Marianela crede profondamente nei valori della generosità e della solidarietà, che ogni giorno trasmette ai suoi figli con l’esempio.

“Non fumo, non bevo, perché da tempo sono donatrice di organi. Se dovessi mancare, voglio lasciare in dono ad altri la possibilità di vivere una vita piena.”

Parlando di Fe y Alegría, Marianela esprime una profonda gratitudine. Non è una sorpresa: è il suo modo di stare nel mondo.

“Fe y Alegría mi sta dando gli strumenti per costruire il mio futuro, ma soprattutto mi ha fatto sentire che appartengo. E in questa appartenenza, ogni giorno ritrovo il coraggio di essere me stessa: donna, madre, migrante, studentessa. Una persona che porta con sé speranza, e lotta per un domani migliore.”

Karina, 44 anni, Perù

Arrivata in Italia vent’anni fa, Karina ha sempre custodito il sogno e la professione di maestra di educazione primaria.

“Quando sono arrivata, ho subito conosciuto Fe y Alegría Roma e il suo Istituto IRFEYAL, ma non era ancora il mio momento. Lavoravo, poi è nato il mio primo figlio… le priorità erano altre.”

Durante la pandemia ha perso il lavoro nel settore del turismo. Un momento difficile, ma anche un’occasione di cambiamento. Oggi Karina studia a IRFEYAL e, nel frattempo, ha trovato un nuovo impiego.

“Oggi siamo in tre a studiare in casa: i miei figli, uno di 16 e l’altro di 18 anni, e io. Faccio lezione online il giovedì e in presenza il sabato. In un anno riuscirò ad aggiungere al mio percorso un diploma che mi permetterà di accedere all’università.

Il suo obiettivo è chiaro: la Laurea Magistrale in Scienze della Formazione, nel 2025/2026.

“Questa scelta è motivata dalla mia passione e vocazione! In Perù lavoravo come maestra e mi sono appassionata ai bambini e alla pedagogia. Voglio tornare a insegnare e portare ai bambini una dimensione spirituale. La vita con Dio è completamente diversa: non sei mai solo, Dio ti dà la forza e la sapienza per affrontare qualsiasi difficoltà.”

Karina è profondamente grata all’istituzione IRFEYAL – dalla direttrice, alla coordinatrice didattica, al corpo docente, fino ai suoi compagni:

“C’è un grande lato umano. I miei insegnanti non mi stanno solo trasmettendo conoscenze, ma anche strumenti e competenze che mi servono nella vita. E anche con i miei compagni – peruviani, ecuadoriani, salvadoregni, dominicani, honduregni – ci sosteniamo a vicenda.”

Con la fede in Dio e l’educazione si può davvero ricominciare, anche dopo vent’anni.”

Jans, 17 anni, Perù

Jans è arrivato da poco in Italia per riunirsi con la madre. Viene da un piccolo paese delle Ande peruviane e ora vive a Roma, dove sta imparando a orientarsi in un mondo nuovo.

“Nel mio paese, il cellulare serviva solo per mettersi d’accordo con gli amici: ‘Ci vediamo al campo?’, ‘Andiamo al fiume?’. Poi si lasciava da parte. Vivevamo il momento. Si stava insieme, si giocava, si nuotava, si rideva.”

Arrivato a Roma, Jans ha scoperto un altro mondo:

“Qui è tutto diverso. La mattina, appena faccio colazione, la televisione è accesa e vedo notizie di guerre, violenza, disastri. Anche sul telefono continuo a vedere cose che fanno paura. È come se fossi esposto a tutto il dolore del mondo, ogni giorno. È difficile non pensarci.”

Il confronto è forte, a volte doloroso. Ma questa esperienza lo sta anche facendo crescere:

“Sto maturando in fretta. Sto capendo com’è il mondo fuori dal mio villaggio. E questo mi spinge ancora di più a volerlo cambiare.”

A Fe y Alegría Jans sta trovando il coraggio per trasformare questo spaesamento in sogni concreti:

“Il mio sogno è studiare legge e magari un giorno entrare in politica. Voglio lottare contro la corruzione e impegnarmi per cambiare il mondo. Fe y Alegría mi sta aiutando a credere in me stesso e a trasformare i sogni in realtà.”

Una scuola che è famiglia

Molti studenti definiscono Fe y Alegría come una famiglia. Non solo perché qui si studia, ma perché si viene ascoltati, incoraggiati e accompagnati in un percorso di crescita personale e collettiva. In una società che spesso esclude chi è arrivato da lontano, Fe y Alegría Roma rappresenta un porto sicuro, un’opportunità concreta di trasformazione e inclusione attraverso l’educazione.

Perché l’educazione è molto più che un titolo di studio: è dignità, libertà, futuro.

Vuoi unirti a questa missione o offrire il tuo supporto al cambiamento?


Contattaci per conoscerci!
Ti aspettiamo sabato dalle 13 alle 19 all’Istituto Massimo.

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📞 328 931 2437
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